La rivista macchine Utensili dedica uno speciale al progetto #DIGIMAN puntando l’attenzione su uno dei temi che sta plasmando molti settori e inizia, allo stesso modo, ad avare risonanza nel mondo della ricerca quale l’intelligenza artificiale. In futuro non si tratterà soltanto di implementare algoritmi scritti per altri ambiti adattandone le caratteristiche, ma di sviluppare soluzioni dedicate, così come di partire dalla progettazione delle macchine affinché queste siano, fin dalla loro concezione, sviluppate per coesistere con l’intelligenza artificiale.

In questo senso saranno sempre di più quelle funzionalità che passeranno da operatore a macchina, permettendo la definizione autonoma di percorsi di movimento, la valutazione autonoma della qualità in uscita, la scelta autonoma dei parametri di lavorazione, etc.

Nell’ambito macchine utensili, trascurando i problemi che il comparto sta affrontando a causa della pandemia, le principali questioni oggi sul tavolo riguardano principalmente la differenziazione rispetto ad alcuni mercati (Cina in primis) in termini qualitativi e di funzionalità evolute rispetto a tale concorrenza. In questo senso, i costruttori italiani si stanno muovendo nell’ambito R&D al fine di introdurre valore aggiunto nei propri prodotti, aumentando performance e integrando funzionalità innovative. Ciò che giunge a noi in termini di richieste è in linea con tutto ciò, nella medesima direzione in cui il progetto DIGIMAN ha già iniziato muoversi.