Uno degli aspetti fondamentali della digitalizzazione del comparto manifatturiero e della produzione dei beni strumentali per l’industria, è quello di avere a disposizione un sistema in grado di sintetizzare il funzionamento di un macchinario, o più in generale di un processo, per riassumerlo attraverso pochi e mirati indicatori sintetici. La misura continua dei Key Performance Indicators (o KPI) è condizione necessaria per la costruzione di una serie di “servizi” di monitoraggio, controllo di processo, manutenzione, gestione dei consumabili come utensili, ecc.
Una prima attività riguarda la formalizzazione dei requisiti e la definizione degli obiettivi che si intendono raggiungere. Questa fase, spesso trascurata, è fondamentale per riuscire a implementare, ad esempio, scenari di manutenzione preventiva o predittiva, monitorare le prestazioni dei processi, quindi dei macchinari, per ottimizzarle o mitigare fenomenologie non volute (es. vibrazioni nell’asportazione di truciolo).
Segue la modellazione dell’applicazione (macchinario e/o processo) in cui viene analizzata e sintetizzata la fisica che ne regola il funzionamento. L’obiettivo è quello di individuare i parametri chiave che influenzano le prestazioni e sintetizzarli attraverso degli indicatori (i KPI appunto) che ne abilitino l’analisi del funzionamento attraverso numeri sintetici di facile interpretazione.
Esempi tipici di questi parametri possono essere un indicatore di chatter, la vita residua di un utensile o lo stato di salute dei cuscinetti di un elettromandrino. Naturalmente tutti questi indicatori devono essere aggiornati in base alle condizioni operative.
MUSP ha maturato esperienza nella modellazione dei processi sin dalla sua nascita nel 2005 e, mettendo le proprie competenze a disposizione dei clienti, è in grado di proporre modelli per raggiungere obiettivi sfidanti come quelli appena esemplificati.